Presentazione libro “La Banda musicale di Pietrelcina – tre secoli di storia”
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Descrizione
Sabato 14 giugno 2025 alle ore 18:00 presso la sede Archeoclub Pietrelcina palazzo De Tommasi – Bozzi via Ariella la presentazione del libro di Roberto Capozza dal titolo “La Banda musicale di Pietrelcina – tre secoli di storia”.
Presenti all’importante evento culturale, Nino Lombardi, presidente della Provincia di Benevento; Salvatore Mazzone, sindaco di Pietrelcina, i quali porteranno il saluto delle rispettive comunità che amministrano. Relatori: Paolo Tresca, presidente Archeoclub Pietrelcina; Mario De Tommasi, edizione Ideas; Enza Ciullo, docente bibliotecario Conservatorio “Perosi” di Campobasso; Roberto Capozza, autore del prestigioso libro. A moderare l’incontro Lino Santillo, docente universitario.
A cura dell’Archeoclub Pietrelcina, in tale occasione sarà allestita una mostra con documenti e strumenti bandistici d’epoca. L’importante e pregiata pubblicazione è di ben 271 pagine, stampata per conto di Ideas edizioni nel maggio del 2025. Pregiata la copertina che ritrae “l’antico concerto musicale di Pietrelcina” anno 1924(archivio Archeoclub Pietrelcina). Pagine stupende e copertina pregevole, attraverso una bella veste grafica ad opera di un “mago della stampa” viesse grafica di Veneziano Scocca. Il libro in stampa digitale. La prefazione affidata a Paolo Ciacci, docente di Strumentazione e Composizione per Orchestra di Fiati (già Strumentazione per Banda) del Conservatorio “F. Morlacchi” Perugia. La presentazione è di Paolo Tresca (presidente Archeoclub Pietrelcina). La premessa, ovviamente dell’autore Roberto Capozza. La dedica del libro ai cari genitori: Carmine e Luisa.
“A Pietrelcina, – dichiara Paolo Tresca – la musica ha da sempre scandito, accompagnandoli, i momenti salienti della vita, contribuendo ad alimentare nelle persone il senso di appartenenza alla comunità.
Il solco entro cui si inscrive il volume del Professore Roberto Camozza rappresenta un ambito unico quanto originale poiché mette in evidenza non solo lo scenario artistico, ma anche lo spaccato sociale cui appartenevano le compagini bandistiche talora coinvolte in quelle “serene lotte del locale benessere’ di “meomartiniana” memoria.
Il racconto si snoda attraverso eventi che vengono affrontati diacronicamente e con soluzione di continuità, ponendo in essere un resoconto fedele del sostrato storico di riferimento.
La trattazione giunge fino al secondo dopoguerra, ripercorrendo l’intero periodo a partire dalle origini settecentesche, da quando la direzione della banda musicale veniva “tramandata di padre in figlio per diverse generazioni”.
Le fonti documentarie, – rimarca il presidente dell’Archeoclub Pietrelcina – accuratamente selezionate e consultate in larga misura, rendono ancor più ricercato il resoconto della narrazione che, curata nei minimi dettagli, fa trasparire di riflesso anche le dinamiche storico-sociali del paese.
Molteplici, inoltre, i nomi delle persone citate, non solo componenti delle bande, ma anche i “gruppi familiari, padri e figli, fratelli, zie nipoti, parentele alla lontana.
Con la pubblicazione di tale volume,- termina Paolo Tresca – dunque, l’autore offre l’opportunità di entrare nel vivo del lungo percorso delle bande, restituendone un quadro non più basato, come in precedenza, sullamera trasmissione orale, ma ricostruito a partire da dati scientificamente orientati e da fonti documentarie.
La storia delle compagini bandistiche attraversa i secoli, mantenendo intatto il proprio carattere antropologico e culturale; una tradizione che si perpetua ancora oggi, a conferma di quanto la musica rappresenti da sempre un ponte, un legame che unisce annullando le distanze spazio-temporali”.
Per quanto riguarda l’autore della magnifica e superlativa pubblicazione, lo stesso si formula una domanda davvero giusta e significativa: Perché un libro sulla banda musicale di Pietrelcina?
“Questa domanda – dichiara Roberto Capozza – mi è frullata in testa per tanto tempo: ho dato diverse risposte, ma alla fine nessuna mi appagava completamente, ad ognuna mancava qualcosa. Poi, però, ho capito e prendendo in prestito la frase di un sindaco di Pietrelcina dell’ottocento, l’avvocato Gaetano Sagliocca, posso rispondere: “Per la passione che mi predomina perla banda”.
Ho sentito parlare della Banda Musicale di Pietrelcina, per la prima volta, da bambino: avevo 9 o 10 anni, erano la fine degli anni Settanta ed abitavo a Berna, in Svizzera. Me ne parlò mio padre, dopo che l’avevo visto suonare il tamburo ad una Corrida svoltasi nel corso di una festa organizzata dall’Associazione Italiana. Alcuni anni dopo siamo venuti ad abitare a Pietrelcina e in men che non si dica, sono “uscito” a suonare nella banda del paese. Ho conosciuto i musicanti anziani che mi hanno raccontato del recente passato bandistico e con il trascorrere del tempo,festa dopo festa, anno dopo anno, pian piano è montata in me la passione per la Banda: una fiamma che arde dentro e che non si spegne mai.
Proprio questa passione mi ha permesso di non sentire il peso di tanto impegno, soprattutto in termini di tempo, profuso per cercare le notizie sulle nostre bande; infatti, il presente lavoro è il frutto di oltre quindici anni di ricerca, una ricerca scientifica che mi ha visto consultare una miriade di documenti conservati nei vari archivi.
Ho pensato di iniziare la storia da un documento del 1888 – termina Roberto Capozza – che ci rimanda al secolo precedente per poi ritornare, quanto più cronologicamente possibile, al punto di partenza; trattare, quindi, il periodo borbonico della prima metà dell’ottocento, poi dall’unità d’Italia fino alla Prima Guerra Mondiale; proseguire con il primo Dopoguerra e soffermarmi sul Ventennio fascista; per concludere con l’ultimo periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale agli anni ’50-’60 del Novecento. Una considerazione a parte merita la monografia sulla Banda Boschereccia, in conclusione del libro”.
Senza dubbio un libro di grande acume culturale e di una meticolosa ricerca da vero e autentico studioso, il quale ha riportato alla luce tantissimi documenti ed aneddoti a totale beneficio di tutti i pietrelcinesi e non solamente.