“Digitalizzazione e frammentazione organizzativa delle imprese. Poteri datoriali, diritti dei lavoratori e azioni collettive”

Il 19 giugno h. 16 e il 20 giugno ore 9 del 2025, presso la Biblioteca del Dipartimento DEMM dell’Università del Sannio (Piazza Arechi, Benevento), si terrà il convegno di Diritto del lavoro su “Digitalizzazione e frammentazione organizzativa delle imprese. Poteri datoriali, diritti dei lavoratori e azioni collettive”, promosso da Rosario Santucci, ordinario di Diritto del lavoro nell’ateneo sannita. Il convegno è incluso in un Progetto di interesse nazionale (PRIN) in cui è coinvolta l’unità di ricerca del Sannio e vede la partecipazione anche delle unità di ricerca di Bologna, coordinata da Alberto Pizzo ferrato ordinario di Diritto del lavoro nell’Università di Bologna, e di Palermo, coordinata da Alessandro Bellavista ordinario di Diritto del lavoro dell’Università di Palermo. L’introduzione ai lavori sarà svolta da Giampiero Proia, ordinario di Diritto del lavoro nell’università RomaTre e coordinatore nazionale del Progetto. Saranno presenti anche i coordinatori delle altre unità di ricerca: Emilio Balletti, ordinario nell’università della Campania Luigi Vanvitelli, Fiorella Lunardon, ordinario nell’università di Torino, Enrico Gragnoli, ordinario nell’Università di Parma. Relazioni e dibattito vedranno il coinvolgimento di parecchi studiosi prestigiosi di varie università italiane (la locandina è visibile al seguente link del sito del gruppo Fari, che ha patrocinato l’evento: https://www.farisullavoro.it/wp-content/uploads/2025/06/Benevento-19-e-20-giugno-2025-1.pdf).

La digitalizzazione e la frammentazione organizzativa delle imprese sono fenomeni sempre più crescenti che richiedono regole (legislative e collettive) per salvaguardare l’equilibrio tra i poteri datoriali e i diritti, individuali e sindacali. Questi fenomeni sono esaltati dall’utilizzazione dell’intelligenza artificiale e da sistemi algoritmici di gestione del personale che consentono di utilizzare masse di dati e di tecnologie di diverso tipo (software, hardware, algoritmi), dotate di gradi di autonomia sempre maggiori (si pensi ai sistemi di machine learning non supervisionati dalle persone), in grado di generare previsioni, raccomandazioni e decisioni, per raggiungere determinati obiettivi (ad esempio valutare la professionalità di lavoratori). Tali tecniche, sicuramente importanti per l’efficienza economica (considerano tantissimi elementi in un rapido arco temporale) e per il risparmio delle energie lavorative, per la loro sofisticatezza richiedono un’attenta analisi dei meccanismi di funzionamento e degli effetti per individuare il contemperamento degli interessi in gioco.

Oltre a porre interrogativi sulle discipline del lavoro applicabili e quali novità normative esistono (tra le altre il regolamento sull’IA e la direttiva sul lavoro tramite piattaforma) e se sono sufficienti, essi evidenziano anche il rischio di distorsioni strutturali, tra cui anche la pervasività del potere di controllo, l’uso abusivo di dati personali, nascoste in un sistema tecnologico considerato aprioristicamente e falsamente indipendente (il c.d. math-washing) o la porosità del tempo di lavoro, con l’annullamento della demarcazione tra tempo di lavoroe di vita, se non vi sono limiti alla connessione dei lavoratori alle reti. Né si può trascurare poi la frammentazione organizzativa delle imprese, esaltata dalla digitalizzazione, che potrebbero utilizzare sistemi di deresponsabilizzazione dei propri obblighi attraverso l’uso “massiccio” e talvolta abusivo di appalti.

Questo è il campo di ricerca del convegno beneventano, che è stato accreditato anche dall’Ordine degli avvocati di Benevento per l’importanza formativa e l’attualitàdel tema che verrà trattato.