Spettacolo teatrale ‘Maria Penna, uomini e donne in guerra’
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Descrizione
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione e nell’ambito delle iniziative promosse dall’A.N.P.I., Associazione Nazionale Partigiani d’Italia- Comitato Provinciale Benevento, il 24 aprile 2025, alle ore 20.30, presso il Teatro Mulino Pacifico, una produzione Solot Compagnia Stabile di Benevento, andrà in scena Maria Penna, uomini e donne in guerra con Assunta Maria Berruti, Amerigo Ciervo, Michelangelo Fetto, Antonio Intorcia. Regia Michelangelo Fetto.
La narrazione degli ottanta anni della Liberazione è raccontare anche la nostra città attraverso i profili di uomini e donne che sono stati protagonisti di avvenimenti drammaticamente importanti della storia contemporanea e che hanno lasciato segni indelebili. Positivo e negativo, bene e male, buoni e cattivi. Gli eterni opposti, si, l’ossimoro per eccellenza.
Benevento, seppur una piccola città, ha apportato il suo contributo nella scrittura dei tragici eventi di caratura mondiale e gli attori lo racconteranno portando in scena da un lato le figure della partigiana Maria Penna, cui è stata dedicata una rotonda nei pressi dello Stadio, parallelamente alla prima messa in scena dello spettacolo e Francesco Pepicelli, maresciallo dei carabinieri, di Sant’Angelo a Cupolo, militare e partigiano, trucidato alla Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944 e al quale è stata intitolata dall’Arma dei Carabinieri la caserma sul viale degli Atlantici a Benevento. Dall’altro lato, diametralmente opposti, Arturo Bocchini , fidato collaboratore di Mussolini ed ideatore e realizzatore delle più ignobili nefandezze del regime fascista ed il famigerato Pietro Koch, un vero e proprio criminale di guerra, pluriomicida, capo di una banda armata che si distinse per ferocia e spregiudicatezza al punto da essere rispettato e temuto dagli stessi nazisti che chiesero la sua collaborazione per stilare l’elenco delle vittime innocenti che furono trucidate nell’abominevole rappresaglia delle Fosse Ardeatine.
Benevento, dunque, ha contribuito a scrivere lo scempio storico contemporaneo e così, con uno spettacolo esempio di teatro civile, gli attori in scena avranno il doveroso compito di far conoscere, perché la conoscenza è necessaria, di far attraversare e apprendere la nostra storia perché è un atto dovuto per indirizzare il senso critico che ci appartiene, per analizzare quanto accaduto, per ricostruire e contrastare uomini e donne che pontificano un futuro, di corruzione, distruzione morale e civile.
Lo spettacolo è una possibilità di scelta. Maria Penna e Francesco Pepicelli da un lato, Arturo Bocchini e Pietro Koch dall’altro. Vale la pena parlare ancora di vicende accadute ottant’anni fa? Studiare, approfondire, portare in scena? In un’Italia libera e democratica, la risposta dovrebbe essere evidente.
Costo biglietto euro 10